Cos'è un URI? Definizione, tipi ed esempi
Scopri cos'è un URI: definizione chiara, tipi (URL, URN, protocolli) ed esempi pratici per riconoscerli e usarli correttamente sul web.
In informatica, un Uniform Resource Identifier è qualcosa usato per nominare qualcosa su Internet. Gli URI sono simili agli URL, perché sono il nome di qualcosa.
Definizione estesa
Un URI è una stringa di caratteri che identifica in modo univoco una risorsa — reale o concettuale — in un determinato spazio di nomi. L'URI non definisce necessariamente come ottenere la risorsa; indica semplicemente un nome o un identificatore. Quando un identificatore include informazioni su come recuperare la risorsa, si parla comunemente di URL (Uniform Resource Locator). Quando invece identifica la risorsa in modo persistente e indipendente dalla sua posizione, si parla di URN (Uniform Resource Name).
Componenti principali di un URI
- Scheme: indica lo schema o protocollo (es. http, https, ftp, mailto, urn).
- Authority (opzionale): spesso include host e porta (es. example.org).
- Path: il percorso della risorsa sul server (es. /cartella/file.txt).
- Query (opzionale): parte dopo
?
che trasmette parametri (es. ?q=ciao). - Fragment (opzionale): parte dopo
#
che indica una sotto-sezione della risorsa (es. #sezione2).
Tipi di URI
- URL — identifica e fornisce il mezzo per recuperare la risorsa (es. https://example.org/index.html).
- URN — nome persistente in uno spazio di nomi specifico (es. urn:isbn:0451450523).
- IRI (Internationalized Resource Identifier) — estensione degli URI per supportare caratteri internazionali oltre l'ASCII (definito in RFC 3987); gli IRI vengono normalmente convertiti in URI con percent-encoding quando necessario.
Esempi
Esempi di URI includono:
- https://example.org/absolute/URI/with/absolute/path/to/resource.txt
- ftp://example.org/resource.txt
- https://example.org/path?query=val#sezione
- urn:isbn:9780261103573
- mailto:[email protected]
issn1535-3613 mailto:[email protected]
Caratteristiche e comportamento
- Risoluzione: alcuni URI (come gli URL) possono essere risolti da client e server per recuperare risorse; altri (come alcuni URN) richiedono servizi di risoluzione dedicati.
- Percent-encoding: caratteri non permessi nello schema URI sono rappresentati con percent-encoding (es. uno spazio diventa
%20
). - Relativi e assoluti: un URI assoluto contiene lo schema; un URI relativo dipende da un contesto base per essere risolto.
Buone pratiche
- Usare schemi sicuri come https quando possibile.
- Mantenere URI stabili e leggibili per favorire il collegamento e l'indicizzazione.
- Normalizzare gli URI per evitare duplicati (gestire slash finali, percent-encoding e maiuscole/minuscole dove rilevante).
- Documentare lo spazio di nomi se si definiscono URN o schemi personalizzati.
Riferimenti normativi
Le specifiche principali sono RFC 3986 (Uniform Resource Identifier: Generic Syntax) e RFC 3987 (Internationalized Resource Identifiers). Questi documenti definiscono la sintassi, le regole di escaping e le raccomandazioni per l'uso corretto degli URI.
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