Shruti

Shruti sono la collezione di letteratura vedica.

Śruti (Devanagari श्रुति, "ciò che si sente") è un canone dei testi sacri indù. Non risalgono a un periodo particolare, ma si estendono a tutta la storia dell'Induismo, a partire da alcuni dei primi testi indù conosciuti, fino al periodo moderno con le Upanishad.

Śruti non ha un autore, ma è una registrazione divina dei "suoni cosmici della verità", ascoltati da rishi. Sono insegnamenti senza tempo trasmessi ai rishi, o veggenti, direttamente da Dio migliaia di anni fa. Sruti è quindi detto essere apaurusheya, "impersonale", o meglio "sovraumano".

Sruti è costituito essenzialmente dai Veda e dall'agama, conservati inizialmente attraverso la tradizione orale e poi scritti in sanscrito. Tra i molti libri sacri degli indù, questi due corpi di conoscenza sono tenuti nella massima considerazione. Per innumerevoli secoli lo shruti è stato alla base della discussione filosofica, dello studio e del commento, e questa attenzione ha dato origine a innumerevoli scuole di pensiero. È anche oggetto di studio profondo e di meditazione, per realizzare la saggezza degli antichi dentro di sé.

La maggior parte dei mantra sono tratti da sruti, usati per riti di culto, sia pubblici che domestici, così come per la preghiera personale e il japa. È un notevole tributo alla cultura indù che tanta parte degli sruti è stata conservata per migliaia di anni senza alterazioni attraverso l'istruzione orale da guru a shishya, generazione dopo generazione. Nella tradizione Veda questo si realizzava richiedendo all'allievo di imparare ogni verso in undici modi diversi, anche all'indietro. Tradizionalmente lo sruti non viene letto, ma cantato secondo regole estremamente precise di grammatica, altezza, intonazione e ritmo. Questo fa emergere la sua più grande potenza. Nel linguaggio sacro dello shruti, la parola e il significato sono così strettamente allineati che ascoltare queste sacre scritture correttamente cantate è magico nel suo effetto sull'anima di chi ascolta.

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Ayush The Hacky

Domande e risposte

D: Che cos'è la Śruti?


R: Le Śruti (Devanagari श्रुति, "ciò che si ascolta") sono la raccolta della letteratura vedica nell'Induismo. Si tratta di un canone di testi sacri indù che attraversano l'intera storia dell'Induismo e contengono alcuni dei primi testi indù conosciuti.

D: Come è stata conservata la Śruti?


R: La Śruti è stata conservata attraverso la tradizione orale e alla fine è stata scritta in sanscrito. Tradizionalmente non veniva letta, ma cantata secondo regole estremamente precise di grammatica, intonazione, intonazione e ritmo. Questo ha permesso di conservarla per migliaia di anni senza alterazioni, grazie all'insegnamento orale da guru a shishya, generazione dopo generazione.

D: Chi ha scritto la Śruti?


R: La Śruti non ha un autore; è piuttosto una registrazione divina dei "suoni cosmici della verità", ascoltati dai rishi. Si dice che sia apaurusheya, o "sovraumana".

D: Da cosa sono tratti i mantra?


R: La maggior parte dei mantra è tratta da Śruti e viene utilizzata per i riti di culto, sia pubblici che domestici, oltre che per la preghiera personale e il japa.

D: Cosa comporta lo studio della Sruti?


R: Lo studio della Sruti implica discussioni, studi e commenti filosofici che hanno dato origine a innumerevoli scuole di pensiero. Comporta anche uno studio e una meditazione profondi, al fine di realizzare la saggezza contenuta in se stessi.

D: Come gli studenti imparavano ogni versetto?


R: Gli studenti dovevano imparare ogni versetto in undici modi diversi, anche al contrario, per poterlo conservare nel tempo senza alterazioni o distorsioni.

D: Che effetto ha sull'ascoltatore l'ascolto di queste Sacre Scritture cantate correttamente?


R: L'ascolto di queste Sacre Scritture cantate correttamente ha un effetto magico sull'anima di chi le ascolta, perché la parola e il significato sono così strettamente allineati in questo linguaggio sacro.

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