Federico II, Sacro Romano Imperatore
Federico II (26 dicembre 1194 - 13 dicembre 1250), fu uno dei più potenti imperatori del Medioevo e capo della Casa degli Hohenstaufen. Le sue ambizioni politiche e culturali, con sede in Sicilia e che si estendevano dall'Italia alla Germania e persino a Gerusalemme, erano enormi. Tuttavia, i suoi nemici, soprattutto i papi, prevalsero, e la sua dinastia crollò poco dopo la sua morte. Gli storici hanno cercato superlativi per descriverlo, come nel caso del professor Donald Detwiler, che ha scritto:
Uomo di straordinaria cultura, energia e capacità - definito da un cronista contemporaneo stupor mundi (la meraviglia del mondo), da Nietzsche il primo europeo e da molti storici il primo sovrano moderno - Federico stabilì in Sicilia e nell'Italia meridionale qualcosa di molto simile a un regno moderno, governato centralmente e con una burocrazia efficiente.
Considerato come diretto successore degli imperatori romani dell'antichità, fu imperatoredei Romani dalla sua incoronazione papale nel 1220 fino alla sua morte; fu anche rivendicatore del titolo di re dei Romani dal 1212 e detentore incontrastato di quella monarchia dal 1215. Come tale, fu re di Germania, d'Italia e di Borgogna. All'età di tre anni fu incoronato Re di Sicilia come co-reggente con sua madre, Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II di Sicilia. L'altro suo titolo reale fu Re di Gerusalemme in virtù del matrimonio e del suo legame con la Sesta Crociata.
Era spesso in guerra con il Papato, orlato tra le terre di Federico nel nord Italia e il suo Regno di Sicilia (il Regno) a sud, e così fu scomunicato quattro volte e spesso vilipeso nelle cronache pro-papali dell'epoca e da allora. Papa Gregorio IX arrivò a definirlo un Anticristo.
Parlando sei lingue (latino, siciliano, tedesco, francese, greco e arabo), Federico era un avido mecenate della scienza e delle arti. Ha avuto un ruolo importante nella promozione della letteratura attraverso la Scuola di poesia siciliana. La sua corte reale siciliana a Palermo, dal 1220 circa alla sua morte, vide il primo utilizzo di una forma letteraria di lingua italo-romagnola, il siciliano. La poesia che emanava dalla scuola ebbe un'influenza significativa sulla letteratura e su quella che sarebbe diventata la lingua italiana moderna. La scuola e la sua poesia furono salutate da Dante e dai suoi coetanei e precedettero di almeno un secolo l'uso dell'idioma toscano come lingua letteraria d'elite dell'Italia.
Fu anche il primo re che mise esplicitamente fuori legge i processi per calvario perché considerati irrazionali.
Dopo la sua morte, la sua stirpe si estinse rapidamente e la Casa degli Hohenstaufen si estinse.
Domande e risposte
D: Chi era Federico II?
R: Federico II era un potente Imperatore del Sacro Romano Impero del Medioevo e capo della Casa di Hohenstaufen. Aveva ambizioni politiche e culturali ambiziose, che si estendevano dalla Sicilia alla Germania, e persino a Gerusalemme.
D: Cosa ha detto di lui il professor Donald Detwiler?
R: Il professor Donald Detwiler ha descritto Federico II come un uomo di straordinaria cultura, energia e capacità, che stabilì qualcosa di molto simile a un regno moderno, governato centralmente e con una burocrazia efficiente in Sicilia e nell'Italia meridionale.
D: Quante lingue parlava Federico?
R: Federico parlava sei lingue: latino, siciliano, tedesco, francese, greco e arabo.
D: Quale influenza ebbe la sua corte sulla letteratura?
R: La poesia che emanava dalla sua corte a Palermo ebbe un'influenza significativa sulla letteratura e su quella che sarebbe diventata la lingua italiana moderna. Anticipa di almeno un secolo l'uso dell'idioma toscano come lingua letteraria d'élite dell'Italia.
D: Quale titolo deteneva in relazione a Gerusalemme?
R: Federico deteneva il titolo di Re di Gerusalemme in virtù del matrimonio e del suo legame con la Sesta Crociata.
D: Quante volte fu scomunicato da Papa Gregorio IX?
R: Fu scomunicato quattro volte da Papa Gregorio IX.