Pila (informatica)

La pila è una delle strutture dati più importanti nell'informatica. Per capire come funziona una pila, pensate ad un mazzo di carte da gioco a faccia in giù. Possiamo accedere facilmente solo alla carta che è in cima. Quando vogliamo guardare la carta in cima, ci sono due cose che possiamo fare: possiamo sbirciare, ma lasciarla sulla pila, o possiamo staccarla. Quando stacchiamo l'oggetto in cima, lo stiamo togliendo dalla pila. Se vogliamo aggiungere un'altra carta alla cima della pila, la spingiamo.

Una pila è chiamata una collezione last-in-first-out (LIFO). Questo significa che l'ultima cosa che abbiamo aggiunto (spinto) è la prima cosa che viene tirata fuori (spuntata). Se l'ultima carta che abbiamo messo sulla nostra pila di carte era un asso, allora la prima carta che abbiamo estratto dalla cima è quello stesso asso.

Due azioni su una pila: push e pop.Zoom
Due azioni su una pila: push e pop.

Storia

La pila fu proposta per la prima volta nel 1955, e poi brevettata nel 1957, dal tedesco Friedrich L. Bauer. Lo stesso concetto è stato sviluppato indipendentemente, più o meno nello stesso periodo, dall'australiano Charles Leonard Hamblin.

Altre operazioni

Nei moderni linguaggi informatici, lo stack è di solito implementato con più operazioni del semplice "push" e "pop". Alcune implementazioni hanno una funzione che restituisce la lunghezza attuale dello stack. Un'altra tipica operazione di aiuto è "top" (conosciuta anche come "peek"), che può restituire l'attuale elemento superiore dello stack senza rimuoverlo. Un'altra operazione comune è "dup", che fa una copia dell'elemento in cima allo stack.

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