Renato Dulbecco: virologo italo-americano, Nobel 1975 per gli oncogeni
Renato Dulbecco: virologo italo‑americano, premio Nobel 1975 per la scoperta degli oncogeni — vita, studi a Torino e contributi fondamentali alla ricerca sul cancro.
Renato Dulbecco (22 febbraio 1914 - 19 febbraio 2012) è stato un virologo americano di origine italiana che ha vinto il premio Nobel 1975 per la fisiologia o la medicina per il suo lavoro sugli oncogeni. Gli oncogeni sono geni nei virus che causano il cancro quando infettano le cellule animali. Il suo lavoro ha contribuito a dimostrare che alcuni virus sono capaci di alterare il materiale genetico delle cellule ospiti in modo da indurre la trasformazione tumorale, aprendo la strada alla biologia molecolare del cancro.
Biografia e formazione
Dulbecco si formò all'Università di Torino sotto la guida di Giuseppe Levi, dove si avvicinò alla ricerca biologica in un ambiente che produsse numerosi scienziati di rilievo. Durante la seconda guerra mondiale fu arruolato nell'esercito italiano, ma in seguito si unì alla resistenza. Dopo il conflitto decise di trasferirsi negli Stati Uniti, seguendo il percorso compiuto anche dai suoi compagni di studi: Salvador Luria e Rita Levi-Montalcini, entrambi poi anch'essi premi Nobel. Negli Stati Uniti consolidò la sua carriera di ricercatore lavorando nel campo della virologia e della biologia cellulare.
Contributi scientifici principali
Le ricerche di Dulbecco hanno avuto un impatto fondamentale sul modo in cui si studia il cancro e l'interazione tra virus e cellule. Tra i suoi contributi più importanti si possono ricordare:
- Lo sviluppo e l'applicazione di tecniche per quantificare e analizzare virus che infettano cellule animali, analoghe agli "assay a placca" usati in virologia batterica, che permisero studi sistematici sulle interazioni virus-cellula.
- La dimostrazione che alcuni virus tumorali possono integrare o alterare il materiale genetico della cellula ospite, contribuendo così alla trasformazione della cellula in una cellula tumorale.
- Il ruolo nel chiarire i meccanismi molecolari alla base degli oncogeni e nella promozione dell'idea che il cancro potesse essere studiato come una malattia genetica a livello molecolare. Le sue scoperte furono fondamentali per la successiva identificazione dei proto-oncogeni cellulari.
Premio Nobel e eredità
Il premio Nobel 1975 per la fisiologia o la medicina fu condiviso con Howard Temin e David Baltimore, che con lui contribuirono a definire le relazioni tra virus tumorali e materiale genetico della cellula. Il riconoscimento sottolineò l'importanza della loro ricerca per la comprensione dei meccanismi molecolari del cancro e per lo sviluppo di approcci diagnostici e terapeutici successivi.
Oltre ai risultati scientifici, Dulbecco ebbe un ruolo importante come maestro di giovani ricercatori e come figura di riferimento nella comunità scientifica internazionale. Le sue ricerche hanno influito profondamente sulla biologia molecolare, sulla virologia e sugli studi sul cancro, lasciando un'eredità che continua a guidare la ricerca biomedica.
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