Cifrario

Un cifrario (o cifrario) è un algoritmo per eseguire la cifratura (codifica) o la decifratura (decodifica). Si tratta di una serie di passi ben definiti che possono essere seguiti come procedura. Per cifrare o codificare si intende la conversione di informazioni da testo in chiaro in cifrario o codice.

Nell'uso non tecnico, un "cifrario" spesso significa la stessa cosa di un "codice"; ma nella crittografia, i cifrari si distinguono dai codici. Una fonte del XX secolo fornisce questa spiegazione: un cifrario è "un metodo in cui l'unità di base dell'occultamento è la lettera". In confronto, un codice è una forma di occultamento in cui l'unità di base è la parola". Alla fine del secolo, i "codici" in questo senso crittografico sono diventati rari. La crittografia del XXI secolo codifica soprattutto i flussi di bit.

Codici gestiti sostituendo secondo un grande libro di codici che collegava una stringa casuale di caratteri o numeri a una parola o a una frase. Ad esempio, "UQJHSE" potrebbe essere il codice per "Procedere alle seguenti coordinate".

Un cifrario viene utilizzato per trasformare le informazioni originali ("testo in chiaro") nella forma crittografata "testo cifrato". Il messaggio cifrato contiene tutte le informazioni del messaggio in chiaro, ma non può essere letto dall'uomo o dal computer senza il meccanismo appropriato per decifrarlo. Per cifrare o decifrare è necessaria la "chiave". Nella cifratura, una chiave specifica la particolare trasformazione del testo in chiaro in testo cifrato, o viceversa durante la decifratura.

Per tipo di chiave utilizzata i cifrari sono suddivisi in:

  • algoritmi a chiave simmetrica (crittografia a chiave privata): la stessa chiave viene utilizzata per la crittografia e la decrittografia, e
  • algoritmi a chiave asimmetrica (crittografia a chiave pubblica): per la cifratura e la decifratura vengono utilizzate due chiavi diverse.

La parola cifrario in francese è cifra e in latino medievale cifra, dall'arabo sifr, che significa "zero". Il primo uso inglese conosciuto dello zero risale al 1598.

Pagine correlate

  • Codice
  • Crittografia
  • Chiave (crittografia)
  • Cifrario a blocchi
  • Cifrario del prodotto
  • Cifrettesto
  • Attacco di solo testo cifrato

Domande e risposte

D: Che cos'è un cifrario?


R: Un cifrario (o cifrario) è un algoritmo per eseguire la crittografia (codifica) o la decodifica (decodifica). Si tratta di una serie di passaggi ben definiti che possono essere seguiti come una procedura.

D: Come si cifrano le informazioni?


R: Cifrare o codificare significa convertire le informazioni da testo in chiaro in cifrato o in codice.

D: Qual è la differenza tra un cifrario e un codice?


R: Nell'uso non tecnico, un 'cifrario' spesso significa la stessa cosa di un 'codice'; ma nella crittografia, i cifrari si distinguono dai codici. Una fonte del XX secolo fornisce questa spiegazione: un cifrario è "un metodo in cui l'unità di base dell'occultamento è la lettera". In confronto, un codice è una forma di occultamento in cui l'unità di base è la parola".

D: Come funziona la crittografia?


R: Un cifrario viene utilizzato per trasformare l'informazione originale ("testo in chiaro") nella forma cifrata "testo cifrato". Il messaggio cifrato contiene tutte le informazioni del messaggio in chiaro, ma non può essere letto da un essere umano o da un computer senza un meccanismo adeguato per decifrarlo. Per cifrare o decifrare, è necessaria la "chiave". Nella crittografia, una chiave specifica la particolare trasformazione del testo in chiaro in testo cifrato, o viceversa, durante la decifrazione.

D: Come si dividono i cifrari in base al tipo di chiave utilizzata?


R: I cifrari si dividono in algoritmi a chiave simmetrica (crittografia a chiave privata): in cui viene utilizzata la stessa chiave per la crittografia e la decrittografia; e algoritmi a chiave asimmetrica (crittografia a chiave pubblica): in cui vengono utilizzate due chiavi diverse per la crittografia e la decrittografia.

D: Da dove deriva il termine 'cifrario'?


R:La parola 'cifrario' deriva dal francese cifre e dal latino medievale cifra, dall'arabo sifr che significa 'zero'. Il primo uso inglese conosciuto dello zero risale al 1598.

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