Neologismo

Il neologismo è una parola nuova (da 15 a 20 anni o meno) ma più vecchia e usata di un protologismo. I neologismi sono spesso direttamente attribuibili a una specifica persona, pubblicazione, periodo o evento. Νεολεξία (greco: una "nuova parola", o l'atto di creare una nuova parola) è un sinonimo per esso. Il termine neologismo fu usato per la prima volta in inglese nel 1772, preso in prestito dal francese néologisme (1734).

Usare una parola o una frase esistente in un nuovo contesto è anche chiamato neologismo. Il processo di utilizzo di una parola in tale nuovo contesto è talvolta chiamato estensione semantica. Una nuova parola che non è stata usata da nessuno tranne che dall'inventore è un protologismo.

Uso in psichiatria

In psichiatria, il termine neologismo è usato per descrivere l'uso di parole che hanno significato solo per la persona che le usa, indipendentemente dal loro significato comune. Questa tendenza è considerata normale nei bambini. Negli adulti, può essere un sintomo di psicopatia o di un disturbo del pensiero, come una malattia mentale psicotica, per esempio la schizofrenia. Le persone con autismo possono anche creare neologismi. Inoltre, l'uso di neologismi può essere legato all'afasia acquisita dopo un danno cerebrale derivante da un ictus o un trauma cranico.

Uso in teologia

In teologia, un neologismo è una dottrina relativamente nuova (per esempio, il Trascendentalismo). In questo senso, un neologista è colui che propone o una nuova dottrina o una nuova interpretazione del materiale di partenza come i testi religiosi.

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