Relativismo
Il relativismo è l'idea che i punti di vista non hanno verità o validità assoluta. Hanno solo un valore relativo, soggettivo, secondo il punto di vista e le circostanze.
Affermazioni comuni che potrebbero essere considerate relativistiche includono:
- "Questo è vero per te ma non per me".
- "La bellezza è negli occhi di chi guarda".
- "Non puoi giudicare le altre culture con gli standard della tua".
Ci sono molte forme di relativismo. Il termine si riferisce spesso al relativismo della verità, che è la dottrina che non ci sono verità assolute, cioè che la verità è sempre relativa a qualche particolare quadro di riferimento, come una lingua o una cultura (relativismo culturale).
Come relativismo morale, i principi morali si applicano solo in un contesto limitato. Nel contesto, i principi e l'etica reggono; fuori dal contesto no.
Ci sono idee simili nel nichilismo, nello scetticismo e nell'amoralismo.
Varie applicazioni
Tra le persone che sono d'accordo con l'idea del relativismo ci sono Paul Feyerabend, Isaiah Berlin e Richard Rorty.
La Chiesa Cattolica Romana, specialmente sotto Giovanni Paolo II e Papa Benedetto XVI, ha identificato il relativismo come uno dei problemi più significativi per la fede e la morale oggi.
La Chiesa e alcuni filosofi definiscono il relativismo come la negazione della verità assoluta. Dicono che senza verità assoluta, non ci possono essere valori morali. Se non ci sono valori morali, potrebbe non esserci il peccato e Dio potrebbe non esistere. Dal loro punto di vista, il relativismo costituisce una negazione della capacità della mente e della ragione umana di arrivare alla verità. La verità, secondo i teologi e i filosofi cattolici (seguendo Aristotele e Platone) consiste nell'adequatio rei et intellectus, la corrispondenza della mente e della realtà. Un altro modo di dirlo afferma che la mente ha la stessa forma della realtà. Ciò significa che quando la forma del computer di fronte a qualcuno (il tipo, il colore, la forma, la capacità, ecc.) è anche la forma che è nella sua mente, allora ciò che sa è vero perché la sua mente corrisponde alla realtà oggettiva.
La negazione di un riferimento assoluto, di un axis mundi, nega Dio, che equivale alla Verità assoluta, secondo questi filosofi cristiani. Essi collegano il relativismo al secolarismo, un'ostruzione della religione nella vita umana.
Papa Leone XIII (1810-1903) fu il primo Papa conosciuto ad usare la parola relativismo nell'enciclica Humanum Genus (1884). Leone XIII condannò la Massoneria e sostenne che il suo sistema filosofico e politico era ampiamente basato sul relativismo.
Domande e risposte
D: Che cos'è il relativismo?
R: Il relativismo è la convinzione che i punti di vista non hanno una verità o una validità assoluta, ma piuttosto hanno un valore soggettivo in base al punto di vista e alle circostanze.
D: Quali sono alcune affermazioni comuni considerate relativiste?
R: Tra le affermazioni comuni che possono essere considerate relativiste ci sono: "Questo è vero per lei, ma non per me", "La bellezza è negli occhi di chi guarda" e "Non si possono giudicare le altre culture con gli standard della propria".
D: Che cos'è il relativismo della verità?
R: Il relativismo della verità è la dottrina secondo cui non esistono verità assolute e che la verità è sempre relativa a un particolare quadro di riferimento, come una lingua o una cultura (relativismo culturale).
D: Che cos'è il relativismo morale?
R: Il relativismo morale è la convinzione che i principi morali si applicano solo in un contesto limitato; nel contesto, i principi e l'etica sono validi, ma fuori dal contesto non lo sono.
D: Quali sono alcune idee simili al relativismo?
R: Le idee simili al relativismo includono il nichilismo, lo scetticismo e l'amoralismo.
D: Che cos'è il relativismo culturale?
R: Il relativismo culturale è una forma di relativismo che sostiene che la verità è sempre relativa ad una particolare cultura.
D: Esistono verità assolute secondo il relativismo?
R: No, secondo il relativismo non esistono verità assolute.