Telugu: lingua classica dravidica del Sud India, storia e caratteristiche

Scopri il Telugu: lingua classica dravidica del Sud India — storia millenaria, caratteristiche linguistiche, cultura e influenza nel subcontinente.

Autore: Leandro Alegsa

Telugu తెలుగు è una lingua indiana parlata nel Sud dell'India, con una vasta comunità di parlanti anche nella diaspora. È lingua ufficiale dell'Andhra Pradesh e del Telangana e figura tra le lingue elencate nella Costituzione della Repubblica dell'India. Conta circa 80 milioni di parlanti nativi ed è dunque una delle lingue più diffuse in India e tra le prime venti al mondo per numero di parlanti. Per l'antica tradizione letteraria e la continuità culturale, il governo indiano le ha riconosciuto lo status di lingua classica.

Origini e inquadramento storico

Il Telugu appartiene alla famiglia delle lingue dravidiche, ed in particolare al sottogruppo centro-meridionale (South-Central Dravidian). Tra le lingue dravidiche è oggi quella con il maggior numero di parlanti. Le lingue dravidiche si dividono comunemente in rami settentrionale, centrale e meridionale, ma le relazioni interne sono complesse e oggetto di studio linguistico continuo.

Le menzioni del popolo e della regione degli Andhra compaiono in testi religiosi e cronache indiane di epoche diverse; alcune tradizioni mitologiche collegano il nome Andhra a figure delle genealogie puraniche. È però importante distinguere tra mito e ricostruzione storica: i testi vedici e puranici sono risalenti a periodi diversi e la loro datazione non può essere espressa con precisione assoluta. In ogni caso, la presenza di parlanti di lingua telugu è attestata da iscrizioni e documenti medievali e da una fiorente letteratura classica sviluppatasi nei secoli successivi.

Scrittura e sviluppo della grafia

La scrittura telugu si è evoluta a partire dall'alfabeto brahmi attraverso fasi intermedie; la forma moderna del carattere si è sviluppata nel primo millennio d.C. assieme alla grafia usata per il Kannada. La somiglianza tra i due alfabeti (spesso indicata come script Telugu–Kannada) è dovuta a un’origine comune e ad influenze politiche e culturali condivise in epoche medievali, come quelle delle dinastie locali tra cui i Chalukya.

Caratteristiche linguistiche

  • Tipologia: il telugu è una lingua agglutinante con ordine sintattico SOV (soggetto-oggetto-verbo), come molte lingue dravidiche.
  • Fonologia: presenta una ricca vocalità (distinzione di lunghezza vocalica) e consonanti tipiche delle lingue indiane, tra cui retroflesse e aspirate che contribuiscono alla sua sonorità caratteristica.
  • Morfologia: usa suffissi per esprimere casi nominali, tempo, aspetto e persona nei verbi; la struttura grammaticale è meno basata su preposizioni e più su postposizioni e desinenze agglutinanti.
  • Pratiche letterarie: il telugu ha sviluppato tradizioni retoriche e performative peculiari, tra cui l'Avadhanam — un esercizio mnemonico e poetico complesso che richiede elevata abilità compositiva e memoria; questa pratica, nata in ambito classico, rimane un elemento distintivo della cultura letteraria telugu.

Letteratura e cultura

La letteratura telugu ha radici antiche e si è sviluppata in più fasi. Tra i primi autori classici vanno ricordati i poeti che contribuirono alla versione telugu del Mahābhārata (il cosiddetto “Kavitrayam”: Nannaya, Tikkana e Yerrapragada/Errapragada) e, in epoche successive, figure come Sri Krishnadeva Raya, sovrano e mecenate del XV–XVI secolo, autore di opere in telugu (fra cui la famosa Amuktamalyada) e noto per l'apprezzamento della lingua: a lui è attribuita la frase "Desa bhashalandu Telugu Lessa" (“Tra le lingue della nazione, il telugu è il migliore”).

Nel periodo dell'impero di Vijayanagara la lingua e la letteratura telugu conobbero un forte sviluppo, favorita anche dall'incontro con altre tradizioni culturali della regione. Viaggiatori e cronisti europei, come l'esploratore italiano Niccolò De' Conti, notarono la musicalità e la dolcezza della lingua—un paragone che, nel XIX secolo, portò alcuni autori britannici a definirla "l'italiano dell'Est".

Ruolo sociale e diffusione

Oggi il telugu è lingua di amministrazione, istruzione e media nelle regioni dove è ufficiale e dispone di un ricco panorama editoriale, cinematografico (Tollywood) e musicale. È inoltre lingua di comunità significative all'estero, in particolare in Stati Uniti, Regno Unito, Australia e Medio Oriente.

Osservazioni finali

Il telugu rappresenta un esempio di continuità linguistica e culturale nel subcontinente indiano: ha una lunga tradizione letteraria, una scrittura distintiva e caratteristiche linguistiche tipiche delle lingue dravidiche. Allo stesso tempo, la sua storia è intrecciata con miti, cronache e contatti interculturali che hanno contribuito a formare l'identità linguistica e culturale della regione.

Distribuzione geografica

Il telugu è parlato principalmente negli stati dell'Andhra Pradesh, nel distretto di Telangana e Yanam di Puducherry e nei vicini stati di Tamil Nadu, Puducherry, Karnataka, Maharashtra, Orissa, Chhattisgarh, in alcune parti del Jharkhand e del Bengala occidentale in India. Si parla anche negli Stati Uniti, dove la diaspora di Telugu conta più di un milione di persone, così come in Australia, Nuova Zelanda, Bahrain, Canada, Figi, Malesia, Singapore, Mauritius, Irlanda, Sudafrica, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e molti Paesi dell'Europa occidentale, dove c'è anche una considerevole diaspora di Telugu. I Telugu che parlano all'estero sono spesso tra i gruppi etnici più ricchi dei paesi in cui si recano, grazie al loro alto livello di istruzione e di intelligenza; negli Stati Uniti, la famiglia media dei Telugu guadagna in media 115.000 dollari all'anno. In Tamil Nadu, circa il 6,3% della popolazione parla il telugu, dove è comunemente noto come Telungu. È la lingua più parlata e dominante nell'India meridionale.

Fonologia

Con 56 lettere [16 vocali e 36 consonanti, 4 rimosse], Telugu ha più lettere dell'alfabeto di qualsiasi altra lingua. C'erano lettere per i suoni Al, Aluu, che sono state successivamente rimosse dall'alfabeto. Ogni parola Telugu termina con una vocale.

Achchulu అచ్చులు (vocali)

అ ఆ ఇ ఇ ఈ ఈ ఉ ఉ ఊ ఊ ౠ ఏ ఎ ఏ ఋ ఒ ఓ ఔ ఔ అం అః

Hallulu హల్లులు (consonanti)

క ఖ ఖ గ ఘ ఙ ఙ
చ ఛ జ జ ఝ ఞ
ట ఠ డ ణ ఢ ణ
త థ ద ద ధ న
ప ఫ ఫ బ భ భ మ
య ర ర ల వ శ
ష స స హ ళ ఱ క్ష ఱ

Ankelu అంకెలు (Numeri)

౧ ౨ ౩ ౪ ౫ ౬ ౭ ౮ ౯ ౧౦

Domande e risposte

D: Che lingua è il telugu?


R: Il Telugu è una lingua indiana parlata nella parte meridionale dell'India e nella parte peninsulare della Malesia.

D: Qual è lo status del Telugu?


R: Il Governo indiano le ha conferito lo status di lingua classica, a causa della sua età.

D: Quante lingue ci sono nel Proto-Dravidico?


R: Ci sono 21 lingue dravidiche nel Proto-Dravidico.

D: A quale gruppo appartiene il Telugu?


R: Il Telugu appartiene al gruppo centrale, che comprende dieci lingue, di cui solo il Telugu è diventato una lingua civilizzata e le altre sono rimaste lingue tribali.

D: Chi ha coniato l'espressione "italiano d'Oriente" per il Telugu?


R: Gli autori britannici del XIX secolo chiamavano il Telugu "Italiano d'Oriente". Si ritiene che l'esploratore italiano Niccolò Da Conti abbia coniato questa frase quando visitò l'impero Vijayanagara durante il regno di Vira Vijaya Bukka Raya nel XV secolo.

D: Quanti anni ha Aitereya Brahmanyam?



R: L'Aitereya Brahmanyam risale a 7000 anni prima di Cristo.


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