Pollock v. Farmers' Loan & Trust Co

Pollock contro Farmers' Loan & Trust Company, 157 U.S. 429 (1895), fu una decisione storica della Corte Suprema degli Stati Uniti. In una decisione 5-4 la Corte stabilì che la legge federale sull'imposta sul reddito del 1894 era incostituzionale. La decisione Pollock fu ribaltata dall'approvazione del Sedicesimo Emendamento allaCostituzione degli Stati Uniti.

Sfondo

L'articolo I, sezione 2 della Costituzione degli Stati Uniti richiedeva che le imposte dirette fossero ripartite tra gli stati in base alla popolazione. La ripartizione in base alla popolazione si rivelò un requisito quasi impossibile, ineguale e ingiusto per la raccolta delle tasse, dato che gli stati avevano popolazioni diverse. Un'imposta sul reddito è una tassa diretta. Così il governo federale si affidò alle tariffe e ad altre fonti di reddito.

Durante la Guerra Civile, per finanziare la guerra, il governo federale approvò una legge sull'imposta sul reddito. Nel 1862, Abraham Lincoln firmò una legge che prevedeva una tassa del 3% sui redditi tra 600 e 5.000 dollari, del 7,5% sui redditi tra 5.000 e 10.000 dollari e del 10% sui redditi oltre i 10.000 dollari. La legge fu dichiarata incostituzionale nel 1872 quando fu abrogata.

Nel 1894 il Congresso creò un'imposta sul reddito personale come parte del Wilson-Gorman Tariff Act. Il presidente Grover Cleveland era scontento della legge ma la lasciò passare senza la sua firma. Tutti i redditi superiori ai 4.000 dollari erano soggetti a una tassa del 2%. Fu la prima imposta federale sul reddito in tempo di pace negli Stati Uniti. Fu contestata subito sulla base del fatto che la Costituzione richiedeva che le imposte dirette fossero riscosse in proporzione alla popolazione di ogni stato (chiamata ripartizione). Il governo degli Stati Uniti ha imposto tasse prima, ma queste erano tasse indirette (come sul whisky, le carrozze e altri beni).

Fatti

Il Gorman Tariff Act del 1894 richiedeva una tassa del 2% su qualsiasi "guadagno, profitto e reddito" superiore a 4.000 dollari per un periodo di cinque anni. Gli azionisti della Farmers' Loan & Trust Co. con sede a New York, avrebbero pagato la tassa richiesta. Inoltre avrebbero fornito una lista dei nomi degli azionisti al Bureau of Internal Revenue.

Un azionista, Charles Pollock, che viveva nel Massachusetts e possedeva dieci azioni, fece causa alla società. Non voleva che pagassero la tassa. Perse il suo caso nelle corti inferiori e fece appello alla Corte Suprema, che accettò di ascoltare il caso. L'alta corte si pronunciò a favore di Pollick dichiarando l'atto tariffario (sezioni da 27 a 37) incostituzionale.


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