Contrappunto

Il contrappunto è l'arte di comporre musica combinando diverse parti (voci) in modo che suoni bene. La musica composta in questo modo è chiamata contrappuntistica.

Se la melodia di Twinkle, twinkle little star viene suonata al pianoforte e poi si aggiungono alcuni accordi, questa è armonia, non contrappunto. Invece, se la melodia di Twinkle, twinkle little star è stata suonata mentre un'altra melodia è stata suonata, questo sarebbe considerato un contrappunto.

Un modo diverso di suonare sarebbe quello di iniziare la melodia con la mano destra. Poi, nella seconda battuta (misura), mentre si suona la quinta nota, la mano sinistra inizia a suonare la melodia un'ottava più bassa. Questo funziona bene per un certo tempo, ma nella quinta battuta (sulla parola "Up" nella parte destra) inizia a diventare dissonante (suona sgradevole), quindi è necessario apportare dei cambiamenti alla mano sinistra per renderla più piacevole. Questo modo di scrivere con un particolare numero di parti (in questo caso: due) si chiama "musica contrappuntistica".

In quell'esempio la mano sinistra ha imitato all'inizio la mano destra. Questo si chiama imitazione.

Se la seconda parte avesse continuato a imitare tutto il pezzo sarebbe stato un canone. Ma "Twinkle, twinkle" non funziona bene come un canone. Un famoso canone è di Thomas Tallis. Un canone che può essere ripetuto si chiama "girotondo". Questa è tutta musica contrappuntistica.

Il contrappunto non deve avere un'imitazione, anche se spesso ce l'ha. L'importante è che ogni parte (cioè ogni voce) sia ugualmente importante. Non è una parte che canta la melodia e il resto solo l'accompagnamento.

Il contrappunto non deve essere necessariamente una nota contro una nota. Ci possono essere due o più note in una parte contro una nell'altra, ad esempio i crotchets (quarti di nota) in una parte e le croste (ottava nota) in un'altra. Esiste un intero sistema per questa cosiddetta "specie".

Il contrappunto può essere variato invertendolo, cioè mettendo la parte superiore in basso. Quando la musica è scritta in modo che le parti possano essere invertite, si chiama "contrappunto invertibile".

La parola "contrappunto" deriva dal latino "punctus contra punctum" che significa "punto contro punto". La parola "punto" significava "nota". Diverse centinaia di anni fa i compositori hanno scoperto come scrivere musica contrappuntistica. Spesso prendevano una melodia principale (chiamata "Cantus Firmus") e vi aggiungevano una o due o più parti. Più parti c'erano e più era difficile da comporre, perché tutto doveva adattarsi in modo che suonasse bene. La musica per più voci scritta in questo modo si chiama musica polifonica. La polifonia era usata in tutta la musica da chiesa nel Rinascimento. Il più grande compositore di polifonia fu Giovanni da Palestrina (1525-1594). Gli studenti che oggi imparano l'arte della composizione imparano ancora oggi il contrappunto prendendo a modello la musica di Palestrina.

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Domande e risposte

D: Che cos'è il contrappunto?


R: Il contrappunto è l'arte di comporre musica combinando parti diverse (voci) in modo da ottenere un suono gradevole. La musica composta in questo modo si chiama contrappuntistica.

D: In che modo il contrappunto si differenzia dall'armonia?


R: Il contrappunto prevede l'esecuzione di più melodie contemporaneamente, mentre l'armonia prevede l'aggiunta di accordi ad un'unica melodia.

D: Cosa significa quando la musica è "invertibile"?


R: Quando la musica è scritta in modo che le parti possano essere scambiate, si parla di "contrappunto invertibile". Ciò significa che la parte superiore e quella inferiore possono essere scambiate senza cambiare il suono complessivo del brano.

D: Qual è stato il contributo di Giovanni da Palestrina alla polifonia?


R: Il più grande compositore di polifonia fu Giovanni da Palestrina (1525-1594). Gli studenti che oggi apprendono l'arte della composizione imparano ancora il contrappunto prendendo come modello la musica di Palestrina.

D: Quale tipo di musica utilizza la polifonia?


R: La polifonia era utilizzata in tutta la musica da chiesa nel Rinascimento. Più recentemente è stata utilizzata anche in alcuni generi classici e popolari, come il jazz e il rock.

D: L'imitazione è necessaria per il contrappunto?


R: L'imitazione non è necessaria per il contrappunto, anche se si verifica spesso nelle composizioni contrappuntistiche. L'importante è che ogni parte (cioè ogni voce) abbia la stessa importanza, piuttosto che una parte canti la melodia e le altre si limitino ad accompagnarla.

D: Cosa significa "punctus contra punctum"?


R: Punctus contra punctum deriva dal latino e si traduce letteralmente in "nota contro nota" o "punto contro punto"; questa frase si riferisce al modo in cui diverse centinaia di anni fa i compositori hanno trovato il modo di scrivere musica contrappuntistica prendendo una melodia principale (chiamata "Cantus Firmus") e poi aggiungendovi una o due o più parti.

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